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#8 . gioie e dolori dell'architettura massese


Questo è il tetto alla massese. C'è una normativa che permette di avere uno stenditoio nello spazio sottotetto, lo stenditoio può avere un abbaino per permettere all'aria di circolare, la normativa non da restrizioni sulla grandezza dell'abbaino e così l'abbaino si allarga, si allarga fino a diventare grande come tutto il lato dell'edificio, permettendo così di aumentare la superficie sottotetto ad altezza "vivibile", ed è così che è nata la tipologia del tetto a "capanna incrociata" che negli ultimi anni ho notato diffondersi: tutte le case di nuova edificazione avevano la copertura fatta in questo modo e mi chiedevo: ma perché tutti fanno i tetti in questo modo: perché sono più belli?

No... Non sono più belli...

E infatti non voglio dare qua, un giudizio estetico, ma solo far riflettere su come una normativa non ben definita, incentiva la creazione e la diffusione di una nuovo modello di copertura che permette di avere uno spazio in più, "ufficialmente" non abitabile, ma "ufficiosamente" abitabile.

Poi c'è chi usa questa nuova tipologia di copertura in modo intelligente, e chi, nonostante la gabola, non è che migliora proprio le cose: ed ecco che nonostante gli sforzi di render l'apertura più grande possibile si ottiene solo uno spiraglio finestrato tanto da dover chiamare un incesellatore per montare l'infisso dell'abbaino...

...e chi si toglie l'imbarazzo del dubbio "ma quanto lo faccio grande l'abbaino?" e decide per farlo diventar parte integrante della facciata...

... e chi se ne frega se diventa addirittura più alto della linea di colmo del tetto a capanna originario!

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