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#3 . gioie e dolori dell'architettura massese


A massa, è risaputo, siamo un po' grezzi, ma in antichità la gente semplice ha saputo dar vita a luoghi poetici. avevamo case basse e modeste circondate da orti-giardino decorati da roseti e ombreggiati da alberi da frutto; i gatti dormicchiavano tra i cespugli e l'aria era profumata. Qui, prima, c'era uno di queste oasi e ora c'è questo: tripudio di decorazioni stucchevoli e sproporzionate, volumi invadenti che riempono tutto il lotto, composizione pacchiana, finte ed inutili bozze d'angolo, grondaie appariscenti, colonne d'ercole all'ingresso e tanto cemento. Sembra che ostentare richezza con superfetazioni decorative e occupare più terreno possibile fino a che i diritti edificatori la consentano, siano i nuovi mood abitativi preferibili all'avere un pezzetto di giardino o ad avere un panorama che non sia una cancellata nera. Come se l'apparenza fosse preferibile all'essenza.

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